
Secondo le stime presentate da Assoenologi, UIV e ISMEA e riportate da WineReporter, per la vendemmia 2025 si prevedono 47,4 milioni di ettolitri di vino, con un +8% rispetto al 2024. Le uve appaiono sane in quasi tutte le aree, con condizioni che promettono un’annata molto buona o ottima.
📊 L’Italia riconquista il primato produttivo davanti a Francia (37,4 mln hl) e Spagna (36,8 mln hl).
💬 Nuove sfide da affrontare?
Si mormora dello scetticismo di certi opinando Quantità sì, ma di che tipo? È una vendemmia che offre tanto volume, ma ciò che conterà davvero sarà la capacità di differenziare: produzione commerciale vs vini di nicchia, vini da tavola, il classico Sfuso vs IGT/ DOC/DOCG, con storytelling territoriale.
Se tutto è “vino”, il consumatore potrebbe non capire la differenza, e i vini con meno “valore aggiunto” rischiano di essere schiacciati.
Prezzi sotto pressione Anche se l’offerta cresce e la qualità è buona, i prezzi non sembrano al livello che servirebbe per garantire una redditività stabile per tutta la filiera. Le giacenze già elevate sono un peso: se il vino prodotto è tanto, ma le vendite stentano, i costi (manodopera, energia, trasporti) restano, mentre il margine si assottiglia. Vi sono segmenti — come i vini da tavola o i rossi in alcune regioni — che soffrono maggiormente. Mercato internazionale & dazi L’export resta fondamentale, ma le recenti tensioni (dazi USA, competizione dall’estero) impongono una riflessione: come differenziare l’offerta e proteggere il valore del vino italiano sui mercati esteri? Serve promozione mirata, accordi commerciali stabili, e forse anche innovazione nella catena logistica. Sostenibilità e flessibilità produttiva In un contesto climatico sempre più imprevedibile, gestire bene la riserva idrica, curare lo stato sanitario delle uve, scegliere varietà adatte, ma anche essere pronti a modulare la produzione nel breve termine (respingere l’istinto “produttivo a tutti i costi”) potrebbero diventare elementi decisivi.
🔗 Fonte
“Vendemmia 2025: previsti 47,4 milioni di ettolitri, +8% e qualità molto buona o ottima” — WineReporter
Vendemmia 2025: previsti 47,4 milioni di ettolitri (+8%) di qualità molto buona o ottima